È il 4 settembre 2008 ed io realizzo uno dei miei più grandi sogni: prendere lezioni di danza a New York!
Arrivo il giorno prima in serata, giusto in tempo per fare una passeggiata e vedere il vapore che sale su dai tombini, lasciando un’immagine impressa nella mia mente che per sempre mi ricorderà questa città.
Dopo una notte quasi insonne (dannato jet lag…!) la mattina seguente mi reco subito in una delle scuole che avevo adocchiato, il Broadway Dance Center, per la mia lezione.
Mi colpisce subito una parete rosso fiammante (colore che amo fin da bambina), il colore del successo. Sulla parete le foto ritratto in bianco e nero, di tutti gli insegnanti della scuola.
Una cosa molto americana penso, ….ma mi dico, che roba figa!!
Un corridoio conduce negli Studios ed entro nel mio dove regnano silenzio e calma. La lezione inizierà alle 9, un orario dove in Italia pochi iniziano una lezione di classico, ma già in sala c’è chi si scalda, anzi se non ricordo male sono l’ultima ad entrare.
Arriva l’insegnante, giovane e perfetta, Marissa Paull, formatasi alla scuola dell’American Ballet e già giovanissima danzatrice del New York City Ballet. Quel giorno è in sostituzione di Judi Rice.
Inizio la lezione, e mi accorgo che la classe è varia. Composta da persone di diverse età e provenienza unite dall’unica grande passione per questa disciplina. Mi colpisce in particolare un uomo, anziano, probabilmente un ex danzatore che torna lì per allenarsi e prendere la sua lezione quotidiana di balletto.
Mi sento nel mio mondo, sulle note dei primi esercizi realizzo in un breve momento quanto persone diverse possano comunicare con un linguaggio unico. Quando mi posiziono alla sbarra e giro la testa verso la finestra, vedo i grattacieli di New York e mi dico: Sono qui! sono davvero qui!
E per la prima volta nella mia vita sono davvero felice.
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